Strike è una serie drammatica crime tratta dai romanzi di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, che va in onda dal 27 agosto sul canale BBC One.
L’adattamento televisivo, curato da Ben Richards, è così suddiviso:
1. The Cuckoo’s Calling (3 episodi);
2. The Silkworm (2 episodi);
3. Career of Evil (previsto per l’anno prossimo).
Lo show narra le vicende del detective squattrinato Cormoran Strike, un veterano di guerra menomato dal passato turbolento, e di Robin Ellacott, sua assistente, una giovane di belle speranze intrappolata in una relazione infelice.
Il primo caso di cui i due si occupano insieme riguarda la celebre modella Lula Landry, trovata morta sul prato innevato sotto casa dopo essere caduta giù dal balcone in quello che è, senza ombra di dubbio, un suicidio: dopotutto era una ragazza piena di problemi e la vita sotto i riflettori la stava schiacciando.
Dopo la risoluzione di un caso così eclatante, il piccolo ufficio di Denmark Street viene preso d’assalto e Strike e Robin ricevono richieste per centinaia di casi: tra questi spicca quello di Owen Quine, romanziere tronfio ma semisconosciuto, scomparso nel nulla da qualche giorno dopo aver detto alla moglie che si sarebbe recato a un ritiro per scrittori in attesa della pubblicazione della sua ultima fatica, Bombyx Mori, una strana e disgustosa storia di tortura e cannibalismo.
È Strike a scovare il cadavere di Quine in una casa che l’uomo possedeva in comproprietà con altri scrittori: l’orripilante scena del delitto ricalca perfettamente il passo finale del romanzo ancora inedito. Chi lo ha letto? Chi è colpevole?
Il concetto di colpa, che come in ogni buon crime è al centro delle vicende raccontate, è legato a doppio filo a quello di famiglia e di legami nel senso più generico del termine; dalle matasse di Strike e Robin, inizialmente ben separate, si dipanano relazioni complicate: quella di Strike con Jonny Rokeby, una celebre rockstar che non l’ha mai riconosciuto come figlio legittimo, quella con la sua ex fiamma Charlotte, bellissima e tormentata e quella con Lucy, sorellastra che cerca di spingerlo verso una vita normale, a volte esagerando un po’. Robin, dal canto suo, non se la passa meglio: l’eterno fidanzamento con lo scialbo Matthew e i problemi di una famiglia numerosa, aggiunti all’insoddisfazione per la propria vita, la rendono ansiosa e schiava di una dieta ferrea di cui non ha bisogno.
Nonostante le differenze caratteriali e le abitudini che sembrano inconciliabili, Strike e Robin lavorano gomito a gomito per portare avanti le indagini nel modo più scrupoloso possibile, e così lui riscopre il piacere di fare quel lavoro mentre lei trova lo scopo che le mancava nella vita. Ma si tratta solo di questo o ad unirli c’è qualcosa di più? Come andrà a finire tra di loro?
Per il momento non ci è dato saperlo, ma una cosa è certa: li shipperete sin dall’inizio dei titoli di testa.
Sceneggio cose, mangio sushi e proteggo Daniel Sharman dal mondo.