Recensione The 100 5×12 “Damocles (parte 1)” e 5×13 “Damocles (parte 2)”

Ciao a tutti, eccoci qui con l’ultima recensione di questa quinta stagione, è stato un finale intenso diviso in due puntate interessanti, ripercorriamole insieme.

I.  Wanheda is back 

Nella puntata della scorsa settimana Clarke era decisa a proteggere Madi a ogni costo, compreso toglierle con la forza la Fiamma. Madi dal canto suo, sentendosi responsabile per il suo popolo è scappata dall’ambulatorio di Abby. Clarke riesce comunque a rintracciarla e prova a rimuovere la Fiamma ma senza successo, visto che Madi ha già previsto il tutto e ha cambiato la parola d’acceso (chiamiamola così). Segue un’intensa discussione tra le due, in cui viene riportata in ballo Lexa (di nuovo) e alla fine Clarke decide di accettare che Madi compia il suo destino. Questo però non prima che Echo e lei avessero un confronto o meglio cercassero di farsi fuori a vicenda, l’una per impedire a Madi di andare con loro, l’altra per vendicarsi del tradimento ai danni di Bellamy. Dopo un’amichevole chiacchierata, Clarke scopre che lui è ancora vivo (apriti cielo, sembra aver visto la luce dopo questa notizia) e alla fine lascerà che Madi vada  con loro mentre lei si occupa di distrarre McCreary e gli altri. Alla fine della puntata è tornata a essere Wanheda e questa settimana non è stata da meno.

All’inizio di questa nuova puntata è entrata nella navicella di McCreary liberando Diyoza per usarla prima come diversivo per permettere a Bellamy e gli altri di ritirarsi, poi minacciando McCreary di uccidere lei e la figlia non ancora nata. Peccato che lui avesse un piano B: inserire i codici di lancio del missile di etilodio, una sostanza che avrebbe distrutto non solo la Valle, ma l’intero pianeta. In breve la situazione precipita e l’unica soluzione è quella di far rientrare tutti nella navicella prima che il missile colpisca terra. Minuti al cardiopalma in cui Bellamy e Clarke attendono l’arrivo di Monty, Harper, Emori e Murphy (ho temuto che volessero farlo morire, ma fortuna che come ha detto Clarke, gli scarafaggi sono duri da uccidere). C’è stata una scena molto bella tra Madi e Bellamy in cui finalmente lui è venuto a conoscenza di come Clarke sia sopravvissuta in quei 6 anni e di come lo abbia cercato ogni giorno. Spero che alla luce di queste informazioni Bellamy dimenticherà presto il tradimento di Clarke, anche se a essere onesta avrei preferito che fosse stata lei a dirglielo. Altrettanto bella la scena in cui Bellamy è deciso ad aspettare che rientrino TUTTI per non lasciare indietro nessuno e a una Clarke preoccupata e indecisa sul da farsi risponde che non intende farlo di nuovo, esattamente come aveva fatto 6 anni prima.

Bonus


II.  La guerra dei fratelli Blake

Il loro è stato uno dei rapporti chiave e più importante per questa quinta stagione, quello che ci ha dato gioie ma anche tante sofferenze. La settimana scorsa si sono ritrovati bloccati in quella gola sotto l’attacco di McCreary che ha decimato la Wonkru, ferendo Gaia e uccidendo senza pietà tutti quelli che hanno provato ad arrendersi. Al calar della notte i fratelli Blake scelgono la soluzione migliore: fingere di essere morti. Scoprono Indra bloccata a proteggere sua figlia ferita ad una gamba. Nel frattempo, tutti quelli che sono riusciti a mettersi in salvo sono rientrati nell’accampamento di fortuna dove Jackson cerca di curare e salvare quei pochi che non sono in condizioni critiche. A fine puntata Octavia sembra tornare in sé e realizza come la sua sete di guerra abbia sortito l’effetto opposto e decide di coprire Bellamy (dopo essersi assunta la responsabilità di salvare suo fratello, nonostante tutto questo è quello che non è mai cambiato) e Indra che cercano di portare Gaia all’accampamento. Ho temuto davvero che quella potesse essere la sua fine, che il suo gesto non fosse solo un sacrificio ma anche un modo per alleggerire il peso di tutto quello che ha fatto e che è stata costretta a fare, e invece sia ringraziata Madi che arriva con il rover e che con Echo, Murphy e gli altri li portano in salvo. Questa settimana la puntata riprende esattamente da questo stesso punto, Gaia viene portata in salvo e spinge Madi a cercare consiglio tra i comandanti che l’hanno preceduta, sulla migliore strategia di risposta a quella trappola nella quale il resto di loro erano caduti prima. Una volta trovato il piano, Octavia è la prima a riconoscere Madi come nuova Heda (brividi!) seguita da tutto il resto della Wonkru, Bellamy ed Echo compresi. Il loro piano funziona e riescono a far saltare in aria le armi grazie alla mira infallibile di Echo (che lentamente ho rivalutato in questa stagione).

Senza però dimenticare come Clarke ha preso tempo e ha impedito a McCreary di dare i contrordini ai suoi. Nel frattempo Octavia va alla ricerca di Abby che è rimasta bloccata in ambulatorio cercando di salvare Kane che nella scorsa puntata era stato attaccato da Vinson (vi prego non fatelo morire, grazie). In questa occasione le due hanno il confronto che aspettavo, soprattutto alla luce di ciò che è successo nel Dark Year, Octavia svela le carte e accusa Abby di come le proprie scelte siano state dettate dagli ultimatum della stessa Abby e di come lei si sia fidata. Io, su questo punto, continuo ad essere dalla parte di Octavia sebbene riconosco che per certe cose abbia esagerato, ma di questo ne ho già parlato nelle recensioni precedenti e non voglio tornarci. In seguito la situazione precipita e ritroviamo i fratelli Blake sull’Eligius nell’ultima conversazione per 125 anni. Sono parole forti, ma non ho mai messo in dubbio che nonostante tutto Bellamy non sarebbe MAI riuscito a odiare sua sorella, ha odiato e ha voluto morta quella parte di lei che è nata quando lui non era lì per poterla aiutare. Spero che dopo 125 anni la situazione tra i due si riaggiusti, un legame così non può essere distrutto.

III. Un nuovo inizio

Una volta  a bordo dell’Eligius Bellamy convoca Clarke sul ponte di comando per discutere con gli altri sul futuro. La Terra è in via di distruzione e in breve non ne rimarrà nulla, Shaw (sopravvissuto a dispetto delle mie aspettative) dà la lieta notizia: le provviste sulla navicella sono sufficienti solo per due settimane. In breve si risolve la situazione, sulla navicella ci sono 500 capsule di ibernazione libere, perché non usarle? E così  il processo ha inizio: Echo, Madi, Octavia salutano Clarke e Bellamy, che si risvegliano dopo quelli che credono essere 10 anni (il tempo sufficiente secondo Shaw per permettere che gli effetti delle sostanze siano svaniti, peccato che sia servito un pelino di tempo in più). Clarke appena sveglia cerca di capire cosa sia successo, ma pochi secondi dopo anche la capsula di Bellamy si apre, e non fanno in tempo a domandarsi perché siano stati svegliati solo loro, che un ragazzo appare a dare qualche risposta, non solo a loro ma anche a noi. Breve storia triste: il ragazzo si chiama Jordan Jasper Green (non posso non commuovermi, nonostante quello che hanno fatto a Jasper, l’amicizia tra lui e Monty era qualcosa di bellissimo) è il figlio di Monty ed Harper.

Credo che ognuno di noi abbia avuto bisogno di un secondo per metabolizzare il tutto, Monty ed Harper hanno deciso di non ibernarsi per vivere la loro vita insieme e soprattutto Monty ha voluto monitorare la rinascita della Terra. Nel corso degli anni ha regolarmente registrato dei brevi video in cui comunicava  qualunque innovazione ai Bellamy e Clarke del futuro (ho pianto per gli ultimi 10 minuti, mai successo con questa serie, non così almeno). All’inizio pensava che in 10 anni la situazione potesse risistemarsi ma non è stato così nemmeno dopo 25 anni o 75, hanno filmato la nascita di Jordan e il loro invecchiare anno dopo anno. Alla fine Monty è rimasto solo con suo figlio che ha deciso di ibernare e che ha lasciato con queste specifiche istruzioni. Nell’ultimo video registrato gli comunica la  scoperta che ha fatto, ha trovato un nuovo pianeta, una nuova Terra, in una parte diversa dell’universo circondato da ben due soli. Menzione speciale a Monty, non è mai stato tra i miei personaggi preferiti ma è sempre stato pacifico e buono, nonostante anche lui avesse fatto i suoi errori. Cosa che mi uccide è  il solo pensiero che lui ed Harper non abbiano MAI ceduto alla tentazione di aprire quelle capsule per avere compagnia e per vivere con i loro amici: un gesto di altruismo senza pari. La stagione si conclude quindi con uno dei salti temporali più lungo che io abbia visto, con la promessa di  una vita nuova su una nuova Terra, sperando che come ha detto Clarke prima dell’ibernazione, le loro scelte siano migliori di quelle che i loro antenati hanno fatto sull’Arca. Una cosa è certa: Bellamy e Clarke lo vedono insieme e mi auguro, come Monty, che sapranno preservarlo, custodirlo e soprattutto condividerlo.

IV. Conclusione

Si conclude una stagione controversa, partita in modo poco chiaro, indecisa sul farsi. Dal mio punto di vista hanno sicuramente spiccato Octavia, personaggio di cui all’inizio si è diffidato poi amato, Echo, Raven e Murphy (non mi hanno dato gioie, ma continuo a sperare) e ovviamente Monty, non solo per il suo gesto ma anche perché ha sempre cercato di allontanare la guerra, di rifiutarla come soluzione e cercarne strenuamente un’altra, fino a riuscirci. Uno dei finali di stagione più belli che The 100 abbia avuto, nessuna violenta battaglia (almeno nell’ultimo episodio), nessuna morte gratuita, niente di devastante a parte un meraviglioso gesto di amore, di altruismo e di umanità.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo? Come sempre, se volete, vi aspetto nei commenti, nel frattempo vi saluto e vi ringrazio per aver seguito questa (metà) stagione insieme a me e a Subtitles On Demand!

Alla prossima! 😀

Top