Recensione The 100 5×11 “The Dark Year”

Buon salve! La puntata di questa settimana è stata davvero rivelatrice, interessante e anche un po’ “difficile”, diciamo così. Ma rivediamola in alcuni punti chiave.

I. Alleanze inaspettate

Il tempestivo arrivo di Clarke è riuscito a salvare Abby che ha finalmente ammesso la causa della sua dipendenza e ha accettato di provare a disintossicarsi. Dopo averla salvata in extremis, Clarke si trova faccia a faccia con McCreary che prontamente minaccia di ucciderla se non riuscirà a far rimettere in sesto sua madre: ha 24 ore di tempo. In queste ore succede di tutto, compresa la nascita di una nuova alleanza tra la stessa Clarke e McCreary. Clarke infatti, egoisticamente, ha scelto lo schieramento sbagliato perché in tre nano secondi rivela al nemico che Octavia e la Wonkru stanno marciando per prendersi la Valle. Insomma Clarke, come al solito in questa stagione, ha cambiato schieramento solo per proteggere Madi che ormai è, comunque, diventata comandante. Ecco, io in questa puntata mi sono trovata d’accordo con Madi, che parlava con il senno di tutti i comandanti da Becca a LexaCome ho detto la settimana scorsa è tutta una questione di priorità. Clarke, dopo anni di amicizia e di supporto con Bellamy, prima fa finta che non le interessi il suo destino e poi dice che ora è Madi “il suo popolo”, esattamente come Bellamy che la esclude dalla cerchia più ristretta che definisce “famiglia” dalla quale taglia fuori persino sua sorella. Di certo è vero che in determinate situazioni una famiglia non è quella di sangue, ma qui parliamo di Bellamy che si è sentito in colpa per 6 anni alla sola idea che Clarke fosse morta dopo che lui la aveva abbandonata e di Clarke che ha parlato con una radio rivolta a lui, l’unica persona con la quale parlare la faceva stare bene, per 2.199 giorni. Posso capire che Madi e gli altri siano stati le persone con le quali hanno condiviso 6 anni, ma insomma andiamo, questo non significa che quello che hanno rappresentato l’uno per l’altra non conti! Sono ansiosa di vedere questo confronto tra i due, che spero ci sarà, come accennato da Bob ed Eliza al Comic-Con. Attendo impaziente.


II. Controffensiva

Se da un lato abbiamo Clarke alleata con McCreary, dall’altro troviamo Diyoza  che in un’inaspettata collaborazione con Octavia, cerca di fermarlo. Echo e Bellamy fanno da tramite tra le due: Octavia  è alla guida del suo popolo in marcia verso la Valle mentre Dioyza si è rifugiata in una grotta con Echo, Kane, Raven, Murphy, Emori e Shaw. Echo riesce a scoprire che Clarke ha avvisato McCreary e ad avvisare Bellamy di come tutta la Wonkru stia andando incontro a morte certa. Dopo un’esplorazione, nata con lo scopo di vedere come McCreary si stava preparando e finita con Murphy, Raven, Echo ed Emori salvati da Shaw, Dyioza capisce che il nemico ha trovato il suo taccuino con tutti i piani di attacco e li sta usando. Lo scopo è quello di comunicare alla Wonkru un modo per non farsi cogliere alla sprovvista e soprattutto prendersi la Valle, la cosa più importante. Dedicherò una breve parentesi alle frecciatine di ansgt tra Raven e Murphy (FIGLI!) e sorvolerò su lei e Shaw (Vi giuro che non ce la faccio. Sono felice che lei sia più “serena” ma insieme no, non ci riesco). Ad ogni modo il vero punto di svolta c’è a fine puntata: Marcus e Dyioza si consegnano, spontaneamente, a McCreary. Ora, Marcus è stato uno dei personaggi che ho apprezzato di più in questa puntata, soprattutto nei flashback, ma in questa scelta non mi ha convinto completamente. Non vuole che Octavia prenda la Valle con la forza o meglio che non la prenda per niente per paura che la sua sete di guerra possa rovinare anche il tesoro che essa rappresenta. Non so davvero, da una parte potrebbe essere una mossa per infiltrarsi o forse solo per rivedere Abby e convincere Clarke a cambiare idea. Davvero non so come leggere questa loro scelta, non mi resterà che attendere.

Bonus: ADORO 

Ok, la smetto scusate.

III. The Dark Year

Finalmente abbiamo scoperto cosa è successo in questo famoso dark year, che dalle reazioni suscitate già non prometteva nulla di buono. Grazie ad una Abby in fin di vita veniamo riportati indietro nel bunker. Dopo i primi 3 anni trascorsi cominciano a scarseggiare le proteine ed Abby stessa, da medico, traccia il quadro di cosa potrebbe succedere in mancanza di queste. La drastica e mai nominata soluzione si trova presto: i combattimenti.  Infatti questi non servivano solo a mantenere la pace ma erano un modo per creare proteine. Ebbene sì, questa serie che in 5 anni ha osato in ogni forma di violenza, quest’anno ha introdotto il cannibalismo. Non credo di essere stata l’unica ad aver sperimentato una forte sensazione di disagio nel vedere quel quadratino di carne così asetticamente disposto nei vassoi e nel percepire il tremendo clima che aleggiava in mensa. Ovviamente mi rimane facile (forse anche troppo) puntare il dito contro Abby e non mi asterrò dal farlo. Era il medico, la sua opinione e le sue capacità rappresentavano la garanzia per la sopravvivenza di tutti, era lei e non Octavia a detenere le sorti di ognuno di loro. Octavia serviva a mantenere l’ordine, la pace, ma era Abby a mantenerli in vita e se un medico ti dà una medicina per farti stare bene e per permetterti di sopravvivere di certo tu non rifiuti. Vorrei non attribuirle la responsabilità per aver ridotto Octavia in questo modo e per amor di oggettività, cercherò di non farlo. Ma Octavia si fidava di lei, Abby le ha detto di costringere la sua gente al cannibalismo per sopravvivere e lei lo ha fatto. Se le avesse dato un’alternativa avrebbe perseguito quella, ma secondo lei non c’era e noi non possiamo sapere se fosse veramente così. Octavia a suo modo si è spinta oltre, ne ha uccisi alcuni per permettere che altri sopravvivessero. Non mi sembra un ragionamento poi molto diverso da quello che fecero Marcus, Jaha e lei sull’Arca quando l’ossigeno stava finendo: non è sufficiente per tutti? Riduci il numero di gente che ne ha bisogno, non è cannibalismo ma è comunque omicidio, con la differenza che lì c’era anche il sacrificio, qui sei condannato e basta. Vorrei poi dire quanto in questa situazione abbia stimato Marcus che fin dall’inizio ha cercato di essere coerente con le sue idee e ha ostinatamente creduto che ci potesse essere una soluzione, Abby ha sempre avuto ragione: se si convince lui, il resto lo seguirà. E così è successo. La scena in cui Octavia ha ucciso, uno per uno, coloro che si rifiutavano di mangiare è stata devastante per me da vedere e per Octavia stessa da vivere. Madi ha riassunto la situazione: Octavia si è presa la responsabilità per il suo popolo ed è questo quello che fa un vero leader. Non sto dicendo che la giustifico, sto solo dicendo che la sua posizione non è stata facile, e che adesso ho LA CERTEZZA che dietro al suo modo di fare, al suo comportamento dopo il dark year e anche adesso sulla terra, c’è stato qualcosa. È un leader che ha protetto il suo popolo, che ha sacrificato la sua umanità, che ha perso la parte di se stessa che la rendeva quella che era prima, per salvare loro. Bellamy e gli altri non lo sanno e non possono capire. Indra lo sa, lo ha vissuto e forse avrebbe dovuto intervenire prima se non per bloccare l’ascesa della Red Queen, almeno per rallentarla. Ero convinta che ci fosse qualcosa dietro tutto questo e quelle lacrime che abbiamo visto la settimana scorsa, quelle che abbiamo visto questa settimana dopo che Bellamy le ha voltato le spalle, sono quelle di una persona che ha vissuto troppo a lungo nel buio, nell’oscurità a contatto con la consapevolezza di quello che ha fatto. Alla luce di questa puntata so che non si giustificano tutte le azioni che ha fatto, io non so giustificarle ma credo che una ragione, per quanto assurda possa sembrare, c’è. Breve parentesi su quello che ha detto Madi paragonando Clarke ad Octavia, in fondo è vero. In passato Clarke ha preso le decisioni per tutti anche andando contro a ciò che gli altri pensavano, così come Octavia. Se Clarke aveva i suoi motivi allora, Octavia li ha ora. Tornando a Bellamy invece, continuo a non capirlo. Prima dice di voler salvare sua sorella e poi dice che deve andare a salvare la sua famiglia, escludendola. Credo che la puntata della settimana scorsa sarà risolutiva per alcune questioni e spero che chiarisca anche la posizione di Bellamy.

       

IV. Conclusione

Puntata molto interessante, spero di vedere una serie di confronti, tra cui Octavia e Bellamy, spero che lei possa aprirsi e raccontare cosa sia successo in quell’anno e sono certa che Bellamy saprà perdonarla. Un altro è quello tra Bellamy e Clarke, chiaritevi carissimi, perché così non va. Curiosa anche per lo scontro tra le due fazioni come già preannunciato dal promo.

E voi? Questa puntata vi ha fatto cambiare idea su Octavia oppure no? Se volete aspetto la vostra opinione in un commento.

Vi do appuntamento tra DUE settimane per la recensione degli ultimi due episodi di questa quinta stagione di The 100!

A presto! 😀

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