Recensione Riverdale 3×13 “Chapter Forty-Eight: Requiem for a Welterweight”

Care amiche e amici, eccoci a commentare una nuova puntata di Riverdale. La serie fa il suo ritorno dopo 3 settimane di pausa e la storia riprende da dove l’avevamo lasciata, smuovendo un po’ le acque.

I. Il solito Archie

Dopo aver scoperto che la boxe è l’unica via che gli permette di sfogare la sua rabbia repressa nei confronti della vita e nei confronti di Hiram, Archie ha deciso di gettarsi anima e corpo in questa disciplina con l’aiuto di Tom Keller. I due si allenano e Archie, come sempre, è impaziente di mettersi in gioco e affrontare un vero avversario sul ring. Nonostante Tom, da persona sana di mente gli abbia detto più e più volte che non è ancora pronto, Archie è troppo smanioso e come suo solito si mette nei casini. Pensando che aver combattuto nella prigione significhi essere più che preparato decide di fare l’unica cosa che Tom gli ha chiesto di non fare: ascolta per caso una conversazione tra Elio, ex socio di V e di Hiram, e scopre che questo ha bisogno di un combattente sul ring. Decide di proporsi come opponente al suo campione, ma Elio mette in chiaro le cose: si tratta di un incontro truccato, infatti paga Archie 5 mila dollari pur di perdere. Nonostante all’inizio sia stato restio, Archie accetta, ma fortunatamente una chiacchierata con Josie e una strigliata dal parte di Tom lo convincono a rinunciare. Tuttavia Elio gli dice che è ormai troppo tardi per cambiare idea e minaccia di farlo uccidere. Alla fine il nostro paladino, ignorando completamente la minaccia, combatte per vincere ma senza successo, riuscendo però a dare del filo da torcere all’avversario. Con il naso rosso e pieno di lividi, Archie viene raggiunto da Josie (vogliamo prendere questa strada, ok) e i due finiscono a letto (pretends to be shocked). A quanto pare Archie pensa davvero di poter concludere qualcosa con la boxe tanto da arrivare a considerarla come una carriera effettiva, che dire? Facesse un po’ lui, io aspetto solo di vederlo meno irritante e meno impulsivo, se pensasse un po’ di prima di fare le cose sarebbe molto meglio.

 

II. Veronica e la sua missione

E anche in questa puntata Veronica si è ritrovata ad essere l’unica a voler salvare la sua famiglia, il che mi fa pensare che questa sia la sua missione per questa parte di stagione. Hiram, ancora in fase di convalescenza, si accorge della consistente mancanza di denaro derivata dal Fizzle Rocks  e nonostante Hermione si sia presa la responsabilità per coprire sua figlia, lui non sembra essere molto convinto. L’unica cosa che gli interessa è riprendere gli affari il prima possibile ed è proprio qui che V entra in gioco. Cerca di persuadere suo padre a percorrere una via più moralmente corretta (se così possiamo chiamarla) rinunciando alla produzione di droga per investire invece sulla prigione. Ma come si suol dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio e Hiram pensa sempre in grande. I Ghoulies, si trovano da tempo senza un leader e pensa bene di poter conquistare (o comprare) il loro aiuto, peccato che anche Gladys Jones miri allo stesso obiettivo o meglio, gli rubi l’idea.  Infatti è proprio con Gladys che Veronica stringe un patto: deve riferirle quali siano i piani di suo padre e il debito che V aveva nei suoi confronti per il Fizzle Rocks distrutto è saldato. Mi sono piaciute le dinamiche tra le due (anche se stiamo pur sempre parlando di una ragazzina di 17 anni e una criminale, tutto regolare) soprattutto perché V non si è arresa e ha cercato di tenere testa a Gladys. Hiram, sospettoso per il ritorno di quest’ultima decide di invitarla a cena per cercare un accordo.

Anche qui con la complicità di Veronica, i due si spartiscono il dominio sulla malavita della città. Gladys riprenderà la produzione di droga e Hiram si occuperà della prigione come suggerito da V. Tutto sembrava essersi risolto per il meglio quando Hiram scopre la verità e Veronica è costretta ad ammettere che è stata lei a distruggere tutto. Suo padre le fa sapere che gli deve 75 mila dollari. Tutto sommato poteva andarle peggio.

III. Jughead e i problemi di reclutamento

La giornata di Jughead inizia con un sana colazione premurosamente preparata da sua madre mentre suo padre va a lavoro e sua sorella cerca disperatamente del caffè. Una finta armonia, che chissà quanto durerà. Sul fronte Serpents invece Jug deve fare i conti con un cospicuo sfoltimento del gruppo. Dopo l’esilio di Cheryl e Toni, le due hanno creato le Pretty Poisons (ok da Cheryl un nome così me lo aspettavo) e tutte le ragazze hanno disertato. Jughead, determinato a risolvere la situazione chiede un incontro con Toni cercando di convincerla a tornare, ma lei è più che mai determinata a rimanere nel suo gruppo, soddisfatta di essere, almeno lì, una leader. L’unica soluzione per un suo ritorno sarebbe la nomina a regina, cosa che Jughead non può fare per via di Betty. Vi giuro che qui stavo morendo, non ce la faccio a prenderli sul serio e non so come non facciano loro a non ridere.

Comunque Toni riferisce il tutto a Cheryl che, con una delle sue brillanti idee pensa di far capire ai Serpents che le Pretty Poisons non stanno scherzando e fa prendere a botte Sweet Pea e Fangs. Come tutte le persone sane di mente Toni, dopo averlo scoperto, rimette Cheryl al suo posto. Adesso qui mi sembra che si sia passati da un estremo ad un altro. Va ben voler essere indipendenti, va bene voler dimostrare di essere forti, ma se si scende al livello della violenza tutto questo discorso perde senso e per me è stata una parentesi francamente imbarazzante che poteva essere evitata. Non avendo trovato una soluzione, Jug parla ai suoi di questo pressante problema e Gladys suggerisce a suo figlio di contattare i Ghoulies, momentaneamente senza un leader, per farli entrare nei Serpents. Jughead concorda ma pensa bene di chiedere a suo padre, come sceriffo, di garantire l’immunità a questi criminali. Stabilito ciò che può offrire, parla con un membro del gruppo che gli fa il nome di uno certo Kurtz, considerato una sorta di “leader”. Ecco qui, non so se hanno davvero fatto un riferimento letterario o no. O meglio, lo hanno fatto solo che non ci credevo, di certo da Riverdale non te lo aspetti. Questo Kurtz si nasconde in un luogo buio e abbandonato dove alcuni Ghoulies si dedicano a giocare a G&G. Jughead fa immediatamente la sua proposta dicendogli dell’immunità ed è qui che Kurtz risponde che l’unica legge è quella del Re e che lui lo ha guardato negli occhi, come il Kurtz nel romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad ha guardato nell’oscurità dell’Africa (personalmente apprezzo l’impegno ma…no.) Insomma, a parte il riferimento, il ragazzo si rifiuta ed accusa Jug di essere uno sciocco a considerare G&G solo un gioco, infatti è molto di più: una profezia con sacrifici che ben presto saranno compiuti e lo rimanda  a casa a mani vuote. Per fortuna però c’è Gladys che riesce a convincere Kurtz e alcuni dei suoi a entrare nei Serpents. Tutto comincia a prendere forma ed è chiaro che Gladys stia usando suo figlio e i Serpents per i propri affari e per opporsi ad Hiram. È una cosa che mi interessa, non molto di per sé, ma mette in campo un altro villan che non sia sempre lo stesso.

 

IV. Betty e la sua crociata personale

Ho l’impressione che anche Betty, come Veronica, abbia  la sua crociata personale in questa parte di stagione e se per V è suo padre, per Betty si tratta di sua madre. Alice si sveglia (meravigliosa la sua giacca rosa con gli ananas)  e di buon mattino, mentre fa colazione, comunica a sua figlia che presto verrà battezzata come membro ufficiale della Fattoria (io come Betty). Convinta che questa setta sia tutt’altro che positiva per sua madre, Betty finge di appoggiare la sua scelta ma quando scopre che nel battesimo Alice potrebbe morire, si mette all’opera per raccogliere delle prove sulla follia che circonda questa setta.

Chiede anche aiuto a Kevin, ma scopre ben presto che anche lui è caduto vittima del supporto fornitogli da Evelyn e si trova da sola. È riuscita però a rintracciare 30 persone che sono scappate e cerca di contattarle. Dopo 29 rifiuti, una donna la richiama e accetta di incontrarla per parlare faccia a faccia della Fattoria e della sua esperienza. Le due si incontrano nel bunker e la donna le racconta di come ne sia scappata dopo la morte della sorella, avvenuta durante la cerimonia del Battesimo. Spaventata, Betty corre immediatamente verso l’Istituto delle Sorelle della Quieta Misericordia, diventato nuova sede del culto. A battezzare Alice ci pensa Polly in persona che, letteralmente, affoga sua madre. Ora sta povera  Betty si fa di corsa il tragitto dalla foresta all’Istituto e irrompe nel mezzo della cerimonia per  tirare fuori dalla vasca sua madre che già non respira più. Fortunatamente  riesce a rianimarla e la riporta a casa. Purtroppo Alice non si rende conto di ciò che è davvero successo e vede l’esperienza come una rinascita, dicendosi pronta a lasciarsi alle spalle tutto, compresa la casa e molto probabilmente Betty stessa. Io continuo a chiedermi il perché di tutto questo mistero intorno a questa Fattoria, (va bene creare curiosità ma è da inizio stagione che non ci danno niente su questa storia, potevano parlarcene prima invece di montare tutta la follia del Re Gargoyle) perché dover rovinare un personaggio come Alice. Se il grande “nemico” è Edgar, allora affrontiamolo. Ho letto che è stato rivelato che Chad Micheal Murray lo interpreterà, finalmente allora avremo un volto da dargli e magari qualche spunto più interessante? Chissà. Comunque io proporrei una denuncia a quella decerebrata di Polly che affoga sua madre, non l’ho MAI sopportata.

 

V. Conclusione

Concentrandoci sulle cose positive, direi che ho apprezzato come Archie stia cercando di uscire   dalla sua spirale di vendetta nei confronti di Hiram (o almeno spero) e Veronica che cerca in tutti i modi di salvare suo padre da se stesso. Temo che Jughead invece non reagirà molto bene  ai piani di sua madre. Infine Betty, paradossalmente l’unica con un briciolo di sanità mentale rimasta nella famiglia Cooper, è riuscita a salvare sua madre e non so se riuscirà ad allontanarla dalla Fattoria definitivamente.  Ah , poi è sempre bello vederli collaborare tutti insieme. Da quanto tempo i quattro non si riuniscono per aiutarsi a vicenda con i loro problemi, cos’è questa vena di indipendenza, dov’è finita l’amicizia?

 

Voi cosa ne pensate di questo episodio?

Vi aspetto nei commenti e vi do appuntamento alla settimana prossima!

P.S. Volevo rivolgere un pensiero di pronta guarigione a Luke Perry che mercoledì scorso è stato colpito da un ictus. Forza Luke, la Dad  Squad ha bisogno del tuo Fred e anche noi!

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