Recensione Riverdale 3×03 “Chapter Thirty-Eight: As Above, So Below”

Niente, solo oggi ho capito che non devo cercare un senso logico in questa serie (lo so, mi sono svegliata dopo 3 stagioni), tanto più mi impegno a cercarlo e più non lo trovo. Stranamente ora che sono arrivata a questa consapevolezza l’episodio di questa settimana ha avuto un filino di senso logico, a saperlo fosse stato così facile mi sarei arresa prima! Ma ciancio alle bande e passiamo all’analisi di questa terza puntata.

I. Archie e il pugno magico

Questa settimana troviamo Archie direttamente in isolamento, perché ovviamente rifiutarsi di essere il nuovo Mad Dog ha le sue conseguenze. Dopo tre settimane senza contatti con nessuno viene prelevato e incappucciato per essere portato a ciò che si nasconde davvero dietro il Riformatorio: combattimenti clandestini fra detenuti, con tanto di scommesse di guardie e Direttore. Il povero Joaquin stava per finire malissimo e Archie decide di sostituirlo mettendo a terra l’avversario con UN solo pugno. Vabbè raga, qui chiudiamo baracca direttamente, è arrivato il ragazzo dal pugno di ferro.

Tuttavia il Direttore in persona si accorge che il pubblico non è abbastanza soddisfatto del modo sbrigativo in cui lui chiude i suoi scontri e gli chiede di farli durare abbastanza per creare un po’ di intrattenimento. Archie obbedisce e incassa un colpo dopo l’altro dando l’idea che tutto vada in favore del suo avversario, fino a quando ecco il pugno magico che lo stende. Ovviamente questa sua nuova posizione ha i suoi vantaggi, come gli ha suggerito all’inizio Baby Teeth (Ma cos?). Prima richiede gli  hamburger di Pop’s, poi gli vengono date tutte le cose appartenute a Mad Dog (tanto per rimarcare il fatto che lo sta sostituendo) e proprio qui c’è la sorpresa. In un altissimo riferimento letterario Archie trova un martello nascosto nel Conte di Montecristo (Complimenti, non me lo sarei aspettato) che gli suggerisce definitamente L’IDEA: evaderà da quel posto. Ora a parte il tono ironico, devo ammettere che in questa puntata Archie mi è piaciuto. Ho rivisto un po’ il ragazzo di provincia gentile e altruista in gesti magari banali ma che fanno la differenza sul suo carattere. Mi ha fatto quasi tenerezza vederlo parlare con suo padre immaginando di averlo lì (la maestra aveva previsto il potere del pugno di Archie) e nella scena in cui ha ceduto alla rabbia distruggendo le cose nella cella. Non sarà stato facile ma come gli ha detto FP, l’importante è mantenere la sanità mentale e l’obbiettivo dell’evasione lo aiuterà sicuramente.

II. Gli affari clandestini “legali” di Veronica Lodge

Lo so che ho detto che non devo cercare un senso logico in questo telefilm, ma dai raga una ragazzina che apre un locale clandestino? Tutto questo con il benestare e la totale approvazione di tutti gli adulti? Ok va bene, come non detto. Veronica ha problemi con gli incassi di Pop’s, così Betty le suggerisce di inaugurare l’attività clandestina con la quale vorrebbe contrastare suo padre conquistando gente che conti. Convinta e aiutata da Reggie (ultimamente le gira sempre intorno, da dove nasce sta cosa?), organizza la serata d’apertura che è ovviamente un successo. Peccato che non manchino i problemi e abbiano due nomi: Penny Peabody e Daddy, no scusate Hiram Lodge. Prima Penny ricatta Veronica incastrandola e facendole arrivare una cospicua partita di Jingle Jangle e un’ispezione dello sceriffo Minet(t)a, poi suo padre che in un gesto apparentemente pacifico le recapita il suo ritratto. Qui ci avviciniamo ad una delle mie parti preferite dell’episodio: l’incursione di Veronica, Cheryl e Tony nel locale dei Ghoulies vestite con tutine nere che manco Eva Kant. Momento altissimo accompagnato dalla musichetta top. 

Ovviamente V non ci sta ai ricatti di Penny, dietro cui sa per certo esserci sui padre, così chiede aiuto ai Serpents, ma non trovando Jughead, si rivolge a Tony che sorprendentemente ha esattamente la soluzione per lei: sa che i Ghoulies, alleati con Hiram, producono cospicue quantità di Jingle Jangle e se riesce  a procurarsi abbastanza prove potrà ripagare suo padre con la sua stessa moneta. Conclusione: le foto vengono scattate, Hiram messo (temporaneamente) a tacere e la serata parte con il botto. A quanto sembra questa prima parte di stagione sarà concentrata sullo scontro tra Veronica e suo padre, scontro in cui lei vuole dimostrare di non essere più una sua pedina, anche se io temo che per essere davvero all’altezza del padre abbia ancora un po’ di strada da fare. Ma mi  è comunque piaciuto vedere la sua determinazione nell’affrontare suo padre a testa alta anche se ha messo da parte il suo Archie per qualche tempo.

III. Un passo avanti e due indietro

A quanto pare Jughead e Betty sono braccati dai genitori (Falice unica gioia di questa puntata, anche se preferivo l’Alice di prima) senza avere un posto dove poter stare in santa pace, e ovviamente invece di trovarne uno decente che sia ovunque, loro vanno nel bunker di Dilton circondati da disegni e informazioni sul Re Gorgyle. Eh vabbè. A scuola i due vedono Ethel e provano a parlarle senza causarle altre convulsioni, ma prima di tutto questo Betty ha un’illuminazione: i riti di G&G (Gryphons and Gargoyles) sono cominciati più meno nello stesso periodo in cui Edgard Evernever (niente, sta stagione i nomi vanno così) e i membri della Fattoria sono arrivati a Riverdale. Una volta avanzata la teoria che lo stesso Edgard possa essere il Re Gargoyle, i due riprovano a parlare con Ethel per saperne di più. Jughead riesce a convincerla che vuole unirsi al gioco e le chiede se ci siano delle regole e se c’è un qualche libro che spieghi bene la cosa. Ethel acconsente e lo invita al bunker la sera stessa. Qui Jughead viene sottoposto ad alcune domande che lo portano avanti nel gioco fino ai due calici: uno causa la morte, l’altro è innocuo. Spinto dalla sua curiosità Jughead beve un calice (sei pazzo o cosa? No raga mi ha messo ansia con quelle labbra blu)  e sopravvive, in cambio Ethel gli dà le “istruzioni” del gioco, promettendo che c’è solo quella copia (YOU LIAR!) per poi bere il contenuto dell’altro calice. Fortunatamente Jug se ne accorge subito e la porta in ospedale dove le somministrano in tempo l’antidoto. Al suo risveglio Ethel continua a essere convita che i riti siano necessari e non vuole assolutamente dire la verità alla polizia.

Dall’altro lato Betty si occupa di scoprire qualcosa di più riguardo alla Fattoria chiedendo ad Evelyn (SEI CREEPY. NON APPARIRE MAI PIÚ DIETRO LE SPALLE DELLE PERSONE COSÌ, IO TI DENUNCIO) di aiutarla a trovare una soluzione per le sua convulsioni. Viene presa immediatamente in parola e qualche giorno dopo rientrando a casa si trova il salotto pieno di gente strana: unico assente Edgard. Facendo due chiacchiere Betty scopre che sua madre ha detto praticamente TUTTO alla sua nuova famiglia (l’Alice di prima non avrebbe mai detto che non si fida di sua figlia e confessato così facilmente) compreso il passato dark di Betty e l’omicidio avvenuto in cucina. Ecco è proprio questa la goccia che fa traboccare il vaso e porta  Betty ad affrontare di petto la situazione. Scopre così che in realtà chi ne sa di più sul Re Gargoyle è proprio la madre che però non vuole parlare, in più sembra per un momento sul punto di perdere i sensi, ma allontanatasi da quel gruppo di gente la sensazioni spariscono (che sia magia? O un erba speciale che si bevono nel loro tè naturale?). Ma la svolta che ci dimostra come ci sia ancora molto da scoprire riguardo a questo gioco arriva quando  Betty e Jughead sono di ritorno dall’inaugurazione della Bonne Nuit di Veronica. I due non hanno nemmeno il tempo di entrare in casa che subito FP ed Alice li attaccano chiedendo dove avessero preso li libro delle regole del gioco, dimostrando chiaramente di conoscere quello con cui hanno a che fare. Peccato però che non serva a nulla perché FP distrugge la (te piacerebbe) unica copia del regolamento.

 Il giorno dopo tutta la scuola è in possesso di una copia del testo, a quanto pare Ethel (o chi per lei) ne ha fatte più copie e distribuite in tutta la scuola con lo scopo di raccogliere più adepti possibili. A questo punto sappiamo con certezza che questo gioco non è una novità ma qualcosa di pericoloso che i genitori cercano di insabbiare in tutti i modi. La prossima puntata sarà un flashback ai tempi della scuola e sono certa (o almeno spero)  che scopriremo informazioni molto importanti.

IV. Conclusione

Come già detto puntata con un po’ più di senso logico, con qualche informazione in più riguardo alle trame principali di questa prima parte di stagione. Non so se sono la sola ma comincio a sospettare che Edgard possa essere il direttore del Riformatorio, non so se ha senso ma ho questo sospetto che sicuro verrà smontato. Soliti teatrini di Kevin e Josie a cui in questa puntata è toccato il ruolo di intrattenitore e cantante. Menzione speciale alle Choni che mi sanno molto di power couple e di trash, adoro.

Voi invece cosa pensate di questo episodio? Se volete vi aspetto nei commenti!

Amici e amiche purtroppo vi do appuntamento tra ben DUE settimane (io non le sopporto ste pause vi giuro) per la quarta puntata.

Alla prossima! 😀

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