Recensione Grey’s Anatomy 14×22 “Fight For Your Mind”

Questo nuovo episodio di Grey’s Anatomy che ci ha dato un po’ di riposte e qualche chiarimento. Vediamoli insieme!

I. Il metodo Grey-Cerone

In questa puntata troviamo Meredith protagonista della sua presentazione sui mini fegati, ma di nuovo senza interazioni con gli altri personaggi. Al contrario, si confida su tutto con un completo sconosciuto al bar di Joe; dai suoi progetti alla situazione con Marie. Proprio in questa occasione infatti Marie è tornata e Meredith, da persona matura quale è, decide di fare quello che sua madre non ha fatto perché guidata dall’ambizione: riconoscere il merito della Cerone nell’elaborazione del metodo Grey.


Ora Ellis non va accusata o sminuita per la decisione che ha preso, l’abbiamo conosciuta, guidata dall’ambizione e dal desiderio di mostrare ciò di cui  davvero era capace, ha fatto una scelta e ha messo da parte Marie. Questa era Ellis non Meredith e il fatto che lei abbia proposto di cambiare il nome del metodo ci dà un’altra volta l’idea della sfida che Meredith fronteggia con sua madre e con il suo passato. Lei non è ordinaria e non lo è mai stata, così come Ellis, non importa quanti errori possa aver fatto. Passando a suoi interessi amorosi vorrei capire se questo tizio, di cui neanche ricordo il nome, doveva essere un’alternativa a Nick; no perché è palese che non ci sia storia, potrà anche fare il carino, il simpatico e l’affabile con la storia di essere stato battuto sul tempo da Meredith, ma no. Rivogliamo Nick. Mi è piaciuto vederla giungere alla conclusione che doveva fare la cosa giusta, così come mi è piaciuta l’immagine di medico e di donna forte e superiore che ha dato. Come ha detto lei stessa alla fine, anche se aveva paura, ha affrontato il suo demone e ne è uscita a testa alta.

II. Un figlio e sua madre

Alex è uno dei  protagonisti che ci ha regalato alcune delle scene più toccanti di questa puntata. Parte con Jo alla ricerca di sua madre e nonostante tutte le ansie e le preoccupazioni su come avrebbe potuto trovarla, le aspettative sono più che rosee. La donna affetta da disturbi, quella che aveva bisogno di cure e attenzione, non esiste quasi più, al suo posto c’è una donna calma, pacata, la cui vita è dettata da poche piccole regole. Ho apprezzato come Jo sia stata un po’ in disparte in questa situazione, consapevole del fatto che Alex avesse bisogno dei suoi spazi e di sfogarsi. Scena decisamente tra le più toccanti è stata quella finale quando sua madre lo accarezza e gli dice che lui è sempre stato “Il suo unico vero amore”, sì perché in fondo l’amore di una madre non si dimentica. Alex ne ha passate tantissime ed è stato uno dei personaggi che ha avuto, se non il più bello, uno tra i più belli percorsi di crescita personale in questa serie. Vedere sua madre stare bene ORA, adesso che nessuno ne ha bisogno quando invece in passato ne aveva bisogno lui, lo ha ferito e gli è sembrato profondamente ingiusto. C’è stata un’inversione di ruoli, lui si è preso cura di sua madre come sua madre avrebbe dovuto fare con lui. A dimostrare quanto sia cambiato c’è il semplice fatto che l’Alex di prima non si sarebbe riavvicinato a sua madre, non le avrebbe detto di essere felice per lei, sarebbe stato arrabbiato e deluso perché quando lui ne aveva bisogno lei non c’era.

III. Arizona Robbins: il mestiere di una madre

Come avevamo già in parte previsto Arizona lascerà Seattle per il bene di Sofia. Non voglio pronunciarmi perché con questa serie non si sa mai, ad ogni modo sarebbe una conclusione coerente con la sua storia. C’è da dire che tutto il filone legato alla sua ricerca per le morti post-parto poteva essere sfruttato mille volte meglio, invece di essere risolto con la mera invenzione di un semplice carrello per le emergenze. Perché non ci hanno dato qualcosa di più? Perché non darle una sfida da affrontare dalla quale sarebbe uscita a testa alta? Ma poi mi ricordo che si sono limitati a farci vedere qualcosa su questo suo progetto solo 3 o 4 episodi fa, perciò non mi stupisco più di tanto. Altra cosa che mi è sembrata troppo affrettata è stato il modo in cui ha preso la decisione. Sofia ha rubato dei soldi a scuola, invece di parlare con lei, di chiarire il perché del gesto (e non di leggerlo nel diario), su due piedi decidiamo di trasferirci da Callie così non ruberà più. Chiariamo, io sono contenta che Sofia avrà entrambe le sue mamme, non è questo che contesto, dico solo che il problema è sempre la scelta affettata di farla uscire di scena. La cena con Carina è stata terribile, anche qui c’era un potenziale immenso (lo dico da shipper Calzona) erano una coppia bellissima, lei era arrivata in un momento giusto per Arizona ed è stata la prima dopo Callie a non abbandonarla e a vederla come qualcosa di più di una relazione temporanea. Tristemente vera la frase “Vorrei solo che ciò che è il meglio per lei non sia il peggio per me”. Vi giuro che vedere un’altra possibilità di essere felice per il suo personaggio buttata al vento per la decisione della Vernoff, che arriva e cambia ogni cosa come se tutto ciò che ci sia stato prima sia da ignorare, mi ha fatto davvero arrabbiare. È vero Sofia e il suo lavoro sono parte della sua felicità ma Carina era qui, ora, e invece no ignoriamola di nuovo e tanti cari saluti. Non so cosa farà lei se rimarrà o comunque il suo personaggio uscirà di scena in maniera diversa, so solo che in qualunque modo andrà, sarà comunque incredibilmente ingiusto. Piccolo brivido nel rivivere in pochi secondi uno dei momenti più difficili per Arizona, anche se nessuno mi impedisce di pensare che sia stato messo lì per iniziare a celebrare il suo percorso ormai giunto alla fine. In più ho adorato la breve scena con April, non solo mi mancheranno come singoli personaggi ma mi mancherà anche vederle insieme.

V. Jackson, Gesù e uno yacht

Io non so più cosa fare con questi due. April mi cambia pure Jackson che in una scena di due minuti e mezzo (assolutamente assurdo che le loro scene siano state ridotte così) mi diventa una persona diversa, si è perfino preoccupato di coinvolgere sua madre, per un piano sul futuro di Harriett. Meravigliosa April che, una volta ritrovata la fede, gli cita subito un esempio calzante dalla Bibbia. E vedere quel sorriso sarcastico sul volto di Jackson al sentir parlare di Dio e poi riflettere sulle sue parole, è stato un po’ un piccolo ritorno al passato, una piccola gioia che mi ha ricordato come sono stati. Tanto ormai con loro bisogna accontentarsi di questo, di ricordi e di pochi minuti, se per puro caso ci degnano di una loro scena.

V. Conclusione

Stupenda Miranda Bailey. Vik non ha solo fatto causa all’ospedale ma dopo il suo comportamento da irresponsabile e da emerito idiota, pretende anche delle scuse. Capisco il punto di vista di Richard che ha cercato di mettere una buona parola, ma  è stato proprio questo, questa sua umiltà e onestà a spingere la Bailey ha dire quelle parole. Non ci saranno mentori migliori da quali queste matricole potranno imparare. Breve menzione ad Amelia che combatte la sua crociata personale dopo esserci presa la responsabilità di far disintossicare una ragazzina quindicenne. Saggio l’atteggiamento nei confronti del demone, ma come volevasi dimostrare ha preso la decisione troppo in fretta e non era pronta. Nonostante questo sono certa che con il tempo riuscirà nel suo intento, d’altronde è o non è un supereroe?

Due episodi al finale di stagione e il promo della prossima puntata mi ha lasciato tanta rabbia, tanta amarezza e delusione, ma di questo ne parliamo settimana prossima.

Se volete, fatemi pure sapere cosa ne pensate in un commento!

Alla prossima 🙂

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