Recensione Grey’s Anatomy 14×19 “Beautiful Dreamer”

Ciao a tutti e benvenuti alla nuova recensione di  “C’era una volta Grey’s Anatomy”… ah no scusate è “Grey’s Anatomy”.

I. Sì, Arizona c’è ancora.

A 5 episodi dal finale di questa quattordicesima stagione gli stessi autori che hanno annunciato la fine naturale della storyline di Arizona, si sono ricordati di dargliene una. Pazzesco. Sono rimasta scioccata da tutto il suo screen time in questo episodio, ormai non ci ero più abituata. L’arrivo di Matthew con la sua piccola fa risvegliare Arizona e le ricorda il motivo principale per cui voleva intraprendere questo studio sulle morti post-parto. E lei non delude, si attiva immediatamente per prevenire qualunque emergenza e con un carrello  pronto con tutte le attrezzature salva la vita a una donna. Abbiamo visto il lato ansioso, apprensivo, quasi ossessivo di Arizona nel voler fare ogni tipo di analisi possibile per monitorare le condizioni delle pazienti pre-parto, quando poi arriva Carina e il bambino nasce senza complicazioni. Sono contenta che ci abbiano dato più scene tra le due, (compreso un possibile indizio sul fatto che magari usciranno di scena insieme) un po’ meno di quello che è successo. 


Così, COMPLETAMENTE dal nulla, Arizona pensa a trasferirsi.  Ha salvato la vita a UNA, dico UNA donna con la sua idea e all’improvviso il suo lavoro, il suo dovere morale che l’ha guidata fin da subito nel suo obiettivo, le fa dire che il suo progetto è finito e quindi può andare da un’altra parte a salvare vite.

Spiegatemi dov’è il senso. Dov’è la coerenza? Perché non mostrarci questo un po’ prima, con qualche caso in più che ci dimostra come davvero la sua idea funzioni (tra l’altro sono l’unica che si aspettava qualcosa di più elaborato che un semplice carrello delle emergenze?). Ok, deve uscire di scena ma almeno le vogliamo dare un addio coerente con chi è stata fin dall’inizio? A quanto pare no, basta che si sappia che uscirà dalla serie poi come e perché chi se ne importa. Complimenti.

II. MAI passare con il rosso

A quanto pare Amelia si è dimenticata di chi era la sua specializzanda preferita. Ciao Stephanie, ci manchi.  Non fraintendetemi, non odio la Bello ma nemmeno la amo alla follia, quello che non capisco è perché, così all’improvviso, sia diventata la specializzanda modello, la preferita di Amelia, quando in realtà non ci avrà parlato più di quattro volte, tutte per il caso di Kim e del bambino precedente. Non voglio nemmeno entrare nel merito delle leggi per l’immigrazione e la conseguente espulsione perché in fin dei conti passare con il rosso è un reato e si sa la burocrazia si aggrappa a tutto. Anche in questo caso, come avevano fatto qualche puntata fa però in modo più efficace e potente, hanno voluto mandare una frecciatina ad uno dei tanti problemi dell’America Trumpiana, va bene lanciare il messaggio ma ripeto, la COERENZA. Tuttavia permettetemi di storcere il naso davanti a questa situazione assurda. Si perché non riesco a definirla in altro modo, Meredith è di nuovo una comparsa sullo sfondo, quella che chiede consigli su come salvare la Bello e alla fine l’unica che fa davvero la differenza per lei. So che l’attrice sarà  impegnata con le riprese del reboot di Roswell e quindi serviva un’uscita di scena ma onestamente, un semaforo giallo?  Non che mi cambiasse granché, ma di nuovo manca la coerenza continuativa. Se non altro se ne va da Cristina, beata lei.

III. L’agonia di Richard

Sì perché ragazzi per me è stato bruttissimo, ma davvero brutto, vedere Richard seduto affianco al letto di Ollie. Onestamente non che mi sarei aspettata un comportamento diverso da lui, visto come settimana scorsa ci ha fatto capire l’importanza che Ollie aveva per lui. Lei c’è sempre stata, ogni giorno per 12 anni. Come si fa ad accettare che quella persona non ci sarà più?  Una della scene più emozionanti dell’intera puntata. Mi ha fatto piacere anche vedere il sostegno di Catherine al suo fianco per tutta l’attesa angosciante. Peccato che il povero Richard non ha avuto un secondo per piangerla o per sfogarsi ancora un po’, visto che a quanto pare Jackson ha fatto un po’ di casini e sento che stanno per sganciare una bomba sia sugli Avery che sull’ospedale. Credo che questa sia l’unica puntata in cui ho preso le difese di Jackson (solo per questa situazione sia chiaro). In questo caso non è colpa sua, Catherine doveva parlare prima e mettere al corrente Jackson e Richard, di qualunque problema riguardo l’ospedale. Vedremo che succederà.

IV. Un banco per due

Matthew è tornato in ospedale con la piccola Ruby a causa di un problema. Arizona, essendo stato il medico della moglie, si occupa del caso, ma notando la difficoltà di Matthew incarica Owen di sostituirla. Il tutto succede sotto gli occhi di una April afflitta e dispiaciuta, considerando che proprio la morte della moglie di Matthew ha innescato la sua crisi con Dio.  È proprio lei, alla quale Arizona ha chiesto di rimanere alla larga dai due, a scoprire cosa c’e che non va nella piccola e tramite Owen la situazione viene risolta. Ho trovato molto toccante la scena in chiesa e ho visto due persone accomunate dalla fede e da un passato difficile, condividere un momento di sollievo che come genitori in apprensione hanno provato. Un gesto in cui ho anche voluto leggere un piccolo passo verso il perdono da parte di lui per tutto quello che è successo.

V. Un sorriso e un cognome

Puntata difficile per Alex che prima ha dovuto affrontare Kim sulla possibilità di una nuova ricerca e quindi una nuova possibilità per lei, per poi scoprire che la ragazza aveva già preso da tempo la sua decisione. Molto toccante la scena con Jo in cui lei le chiede di riferire ad Alex che mentre se ne stava andando e lo stava ringraziando, lo faceva con il sorriso mentre invece aveva le lacrime agli occhi.  Mi è dispiaciuto per la sua situazione e spero vivamente che Amelia riesca a consultare la dottoressa che potrebbe fornire una soluzione. Un’altra delle piccole gioie della puntata ce l’hanno regalata Alex e Jo, seduti sul letto di Kim, Jo gli dice di voler prendere il suo cognome perché non ha mai avuto il cognome di qualcuno che l’ha amata davvero. Sono contenta che stiano dando a questa coppia la possibilità di crescere, di costruire e rafforzare il rapporto che spero vivamente culminerà con il matrimonio.

VI. Conclusione

Io ci provo a giudicare Jackson al di fuori del suo “rapporto” con Maggie, ma vi giuro che non ce la faccio. Ormai è proprio un’altra persona e lo è da più di metà stagione. E boh non commento neanche le scene con Maggie, dirò solo che nelle scene con la Bailey non mi è dispiaciuta, dimostrazione del fatto che separati funzionano, insieme no. Volevo fare i miei complimenti agli autori che hanno fatto prendere a Owen questa decisione così sensata e così ponderata. In parte sono contenta perché sta facendo quello che ha sempre voluto, ma visti i trascorsi che ha con le decisioni prese su due piedi sono un po’ scettica. Spero per lui che si renda conto di ciò che la decisione comporta. Menzione speciale ai figli di Meredith, sono apparsi e ci sono ancora, ogni tanto vederli è rassicurante. Altra puntata divisa tra più personaggi, alcuni troppo isolati e altri protagonisti in questa puntata, ma comparse nella prossima. Ormai l’impostazione è questa. Altra grande assenza è stata lei, la coerenza. Speriamo che ritorni e anche presto.

Fatemi sapere se siete d’accordo con me o meno. Cosa ne pensate di queste scelte un po’ discutibili?  Vi aspetto con un commento!

Ci vediamo settimana prossima! 😀

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