LUCIFER: Delucidazioni, curiosità e… teorie!

Eccomi di nuovo qui a parlare di qualcosa che mi sta a cuore… Lucifer!

Non è una relazione scritta su ciò che è accaduto e quindi non racconterò per filo e per segno la prima stagione di questo piccolo gioiellino di telefilm ma se volete leggere lo farete a vostro rischio… Pericolo spoiler, soprattutto verso il finale!

Ma torniamo a noi… Perché questa serie ha fatto incetta di cuori?

“Dev’essere per colpa di questa faccia.”

Beh, sì, può essere Luci, ma non solo. Scopritelo con me!

La nuova serie della Fox, che ha debuttato il 25 Gennaio 2016 e che ormai è già conclusa da qualche settimana (sentite il vuoto che ho dentro al cuore anche voi, vero?), a mio modesto parere ha azzeccato in pieno i personaggi che un telefilm deve avere per entrare nel cuore degli spettatori:

  • Un protagonista gnocco interessante, sexy profondo e dall’accento inglese divertente.
  • Una protagonista gnocca cazzuta e con una figlia adorabile.
  • Un fratello gnocco del protagonista che è il cocco-di-papà ma in fondo, in fondo, in fondo… è il piantagrane.
  • Un’amica gnocca che è più cazzuta della protagonista e che ha qualche problema a relazionarsi con le persone.
  • La spalla professionale e gnocca (si dai anche lei non c’è da sputarle in faccia) ironica che alla fin fine ti sta a cuore al livello dei protagonisti.
  • La spalla che ha un passato con la protagonista, che è gnocco ha origini ispaniche e che associ al villain perché lo hai già visto in un altro telefilm e quindi niente, c’avevi ragione da subito ma forse no. (problemi da series addicted, ahimè)

Insomma… Così su due piedi potreste pensare che io vi possa consigliare questo telefilm solo per la gnoccaggine struttura ben impostata del cast ma vi state sbagliando (quello è solo un piacevolissimo bonus).

A Lucifer piace.

Lucifer è una serie fantasy-crime, basata sulle avventure di Lucifer Morningstar aka il Diavolo che, una volta lasciato l’Inferno incustodito, decide di prendersi una luuuunga vacanza in quel di Los Angeles. Dirige il Lux, locale di classe (sì, insomma… un nightclub), assieme alla sua protettrice/demone di fiducia/torturatrice in pensione Mazikeen e, in seguito all’omicidio di una sua pupilla, si ritrova a collaborare con la detective Chloe Decker, rimanendone subito colpito (il radar della shipper depressa ovviamente è in azione dal primo sguardo). In tutto questo trambusto facciamo anche la conoscenza di Amanadiel, fratello angelico di Lucifer e portatore di rogna in quanto gli tocca fare il suo lavoro sporco fino a quando lui non tornerà al suo posto negli Inferi.

“Ha detto che se vuoi fare veramente qualcosa, dovresti farlo.”

Le cose che più ho apprezzato, oltre ai personaggi, sono principalmente tre:

  • La capacità della sceneggiatura di portarti dalle risate ai pianti in tempo zero.
  • I titoli degli episodi (che vengono SEMPRE pronunciati all’interno dell’episodio stesso) e la colonna sonora.
  • La descrizione di un personaggio così conosciuto come il Diavolo, dal punto di vista del Diavolo stesso.

Ma ciancio alle bande (?), partiamo con le curiosità (che poi così curiosità non sono) e una spolveratina di mitologia generica (che non fa mai male).

Lucifer nasce da Neil Gaiman come guest star del fumetto DC The Sandman per poi ottenere il suo spin-off personale, Lucifer: Nirvana. Questa interpretazione prende spunto dalle diverse impersonificazioni che prende l’angelo caduto a seconda della religione/mitologia che si legge ed è a tutti gli effetti parte del DCU (Universo DC, ndr.), al pari dei nostri amici supereroi. La base di partenza è la stessa ma qualche differenza c’è sempre, a partire dal protagonista. Lucifer su carta è biondo. Molto biondo. Ma noi non ci lamentiamo assolutamente.

Come il telefilm, il fumetto si incentra sulle mille sfaccettature del personaggio: il Diavolo, l’angelo caduto, il non cocco di papà che forse forse in fondo lo è, il Diavolo che decide di essere stufo di farsi il culo per punire i cattivi per poi essere scambiato proprio per uno di loro e che si prende una vacanza nella Città degli Angeli. Il suo personaggio si può classificare come neutrale/amorale: non mente perché non ne ha bisogno, tiene a poche persone, si limita a punire i cattivi, accetta gli effetti collaterali che le sue azioni comportano ma allo stesso tempo prova compassione.

“Riportami all’Inferno.”

La chiave di tutto è il libero arbitrio: Lucifer vuole agire di sua volontà, non essere legato a nulla e a nessuno ma, diciamocelo, per quanto lui si sforzi ad essere come lo ritrae la gente alla fine ha un cuore e dei sentimenti. Sì, il Diavolo ha un cuore e sì, sappiamo tutti chi riuscirà a farglielo capire.

#shipshipship

Possiede i tipici poteri della sua natura di arcangelo tranne il volo (dopo essersi fatto strappare le ali da Maze), può farsi confessare i desideri più nascosti (a volte gli si attribuiscono anche chiaroveggenza e telepatia), è immortale, ha la volontà indomita in quanto lui è pura volontà e non può essere controllato da nessuno (cit. “a lui tutto si piega”…. Via i commenti zozzi a riguardo) e può modificare la Materia (è ovviamente meno potente di suo Padre ma lo è anche del fratello Michele, che può anche crearla quasi al pari di Dio). Inoltre può creare illusioni, generare e distruggere intere dimensioni/universi (se leggi questo articolo, Luci, aiuta la CW e unisci gli universi di Supergirl e Arrow/Flash, grazie.) e ultima, ma non meno importante, quella di manipolare le anime.

“Ho l’abilità di farmi rivelare i desideri proibiti della gente.”

Lucifero significa letteralmente Portatore di luce, deriva dal latino lucifer, composto da lux (luce) e ferre (portare). Il suo nome prima di essere conosciuto come Lucifero era Samael, la cui etimologia in ebraico è ambigua: veleno/punizione di Dio ricavato da Sam’Ha’El oppure il Dio cieco, ricavato da Sama’El

Viene spesso chiamato, in ambito sia pagano che astrologico, “Stella del Mattino” (da cui Morningstar), in quanto indica il pianeta Venere che, mostrandosi all’Aurora, è anche identificato con questo nome.

Nella corrispondenza tra divinità greche e romane l’apparizione mattutina del pianeta Venere era impersonificata dalla figura mitologica del dio greco Eosforo (o Fosforo, figlio di Eos e del titano Astreo).

Nell’antico Vicino Oriente la “Stella del Mattino” coincideva con Ishtar per i Babilonesi, Astarte per i Fenici e Inanna per i Sumeri.

Altro nome potrebbe essere Dianusun dio della Vecchia Religione (neopaganesimo), fratello, figlio e consorte della dea Diana, Signore della Luce e del Mattino, ed è conosciuto anche come Dis nell’aspetto di dio della morte e dell’aldilà, e come Lupercus nell’aspetto di “Figlio della Promessa”, portatore di speranza e Luce.

***SPOILER SUL FINALE DI STAGIONE***

Perché vi sto riempiendo di queste nozioni e nomi assurdi? Perché arriviamo al momento più interessante: la Teoria del “Mum”.

Ebbene sì, in mezzo al trambusto causato dal ferimento di Amanadiel e alla temporanea non morte di Lucifer, ci è scappata la mamma. Ma qui la domanda sorge spontanea: chi è? Ma soprattutto, il Diavolo ha una mamma?

“Chi è scappato Lucifer?” “Mamma.”

A quanto pare sì e la prima persona/demone che ti viene da pensare è ovviamente la più conosciuta: Lilith. MA ANCHE NO. Non cadetemi nel tranello del “Eh, se c’è un demone donna potente di mezzo deve essere per forza lei perché sì.” ECCO, NO. Ripasso generale: Lilith è la prima donna creata da Dio per Adamo, ripudiata e cacciata via perché si rifiutò di obbedire al marito, madre dei demoni, creata da Lucifer e, fra le altre cose, madre della stirpe dei demoni chiamati Lilim, tra i quali capeggia proprio Mazekeen.

“E’ un grande e grosso NO.”

Seconda domanda interessante e un po strana da porsi è dunque: Dio ha una consorte? O si rigenera, è il caso di dirlo, divinamente?

Bene, in alcune trasposizioni e culti esiste un’entità madre/sposa/sorella (sta cosa a dire il vero non l’ho ancora capita) di Dio, madre di Lucifero. I nomi sono ovviamente un sacco (e a volte coincidono con quello dello stesso Lucifero) a seconda della religione/mitologia che si vuole assumere come chiave di lettura: Asherah, Astarte, Isis o Iside, Ishtar e in altre anche Aurora, se si vede Lucifer con il nome di Eosphoros (portatore di luce), come accennato prima. Se si prende come punto di vista quella che lo da come “divinità lucifera” e quindi come fratello delle divinità greche Apollo e Artemide, lo si vede come figlio di Latona e Zeus. Guarda caso fra le divinità romane una si chiama proprio Iside Latona, assimilata a Latona come dea della terra e vista come “dea vestita di luce”.

MA… Usciamo un po dall’ottica della mamma di Lucifero, prendiamo atto che gli sceneggiatori possano volutamente portarci sulla strada sbagliata e esaminiamo quel MUM.

Esiste per l’appunto un demone chiamato Mammona ed è un termine usato nel Nuovo Testamento per indicare il profitto e la ricchezza con connotazione negativa. Mamon veniva tradotto come il “tesoro sotterrato”, in ebraico mun come “provvedere il nutrimento” e in fenicio mommon, cioè beneficio. Santa Francesca Romana, nelle sue Visioni dell’Inferno, afferma che i demoni più importanti che obbediscono a Lucifero sono tre: Asmodeo, che suscita il vizio della carne, Mammona, che rappresenta il vizio dell’avarizia, e Belzebù che è a capo di tutte le idolatrie e attività oscure.

Quel “Mum” quindi, potrebbe essere in realtà un “Mam”?

Insomma, di spunti per farsi trip mentali ce ne sono… eccome! Fatemi sapere se ve ne siete bevuta almeno una delle mie teorie da malata mentale!

Per lo meno avremo qualcosa alla quale pensare in attesa delle seconda stagione!

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