Conosciamo meglio il protagonista di Baby Daddy: Jean-Luc Bilodeau

image

Oh, come ci piace chiacchierare con talenti del posto e non c’è nessuno meglio di Jean-Luc Bilodeau della nostra Vancouver (o se proprio vogliamo essere tecnici, del Surrey). Siamo seduti nel retro del Caffè Artigiano, noto in città per il suo caffè artigianale, anche se nessuna delle parti ci ha fatto visita prima. Proseguendo con la nostra conversazione, diventa ben presto evidente che il caffè non è l’unica cosa di Vancouver di cui Bilodeau ha sentito la mancanza mentre viveva a Los Angeles. Non conosce molto a proposito della musica del posto, della possibilità di fare snowboard e del sushi (“Quello che a Los Angeles è considerato ‘fuori dal mondo’, a Vancouver è considerato intorno alla media” ammette Bilodeau) come può sembrare. Avendo vissuto nella splendida città dell’abbondanza per tutta la nostra vita noi lo capiamo ma, ad ogni modo, non è poi così male per lui là fuori negli Stati Uniti.

A 19 anni, il giovane attore si è trasferito a Los Angeles da Vancouver, scambiando la piovosa e affiatata comunità recitativa con la Città degli Angeli, baciata dal sole e piena zeppa di attori. Ora a 23 anni, Bilodeau si sta facendo un nome interpretando il padre scapolo Ben Wheeler in Baby Daddy, di Freeform, la comedy di successo che è stata recentemente rinnovata per una quarta stagione. Ma prima di parlare della parte più recente della sua carriera in crescita, partiamo ai suoi inizi.

Bilodeau è nato e cresciuto nel Surrey (circa ad una mezz’ora d’auto da Vancouver). A partire dai 9 anni, si è spesso ritrovato in sella alla Skytrain (metropolitana, ndr.) di Vancouver con la sorella maggiore per delle audizioni. L’estate era il “momento caldo delle pubblicità per i bambini” e Bilodeau talvolta faceva audizioni per 3 o 4 spot pubblicitari in un solo giorno. Ci scappa una scomoda risatina a proposito delle connotazioni negative che riguardano alcune parti del Surrey, spinti dalle storie violente che così spesso affliggono i notiziari. Lui parla di tutti i quartieri, commentandone uno per uno (“Il South Surrey è come la Beverly Hills del Surrey, mentre Whalley…”). Beh, noi non entreremo nei particolari sulle zone geografiche.

Da piccolo, Bilodeau era un ballerino di hip hop, tip tap e break dance. La danza finì in secondo piano quando superò l’audizione per il ruolo di Josh Trager in Kyle XY, il dramma sci-fi incentrato sul misterioso adolescente Kyle (Matt Dallas), che viene adottato dalla famiglia Trager e impara ad adattarsi alla vita di tutti i giorni, sfruttando le sue abilità speciali. Lo show è andato avanti per tre stagioni, ma sembra aver dato a Bilodeau più di un semplice lavoro lungo tre anni da ricordare. “Non credo che lavorerò mai ad un altro progetto che potrà eguagliare quello che Kyle XY ha fatto per me per la mia professionalità, il mio talento, e per me stesso,” condivide, dicendo che il tempo passato nello show è stato un’esperienza che non sarà mai superata. “La mia esperienza con il cast e la troupe è così unica”. Bilodeau ha aggiunto che ha vissuto con la co-star Chris Olivero durante l’ultima stagione dello show, prima di trasferirsi a sud.

Prima di trasferirsi, però, ha fatto trovato il tempo di girare il film I 16 desideri, assieme a Debby Ryan e diretto dal suo buon amico, Peter DeLuise. “[Peter] mi ha spinto per il ruolo, quindi ho fatto un provino per lui ed è stato un processo piuttosto veloce”. Bilodeau ha interpretato Jay, il leale e intelligente migliore amico del personaggio della Ryan, Abby. Ricordiamo di aver guardato il film al suo debutto nel 2010, e dopo essere giunti ad una conclusione, è bello sapere che Bilodeau è d’accordo con noi. “Sì, l’ho guardato e mi sono detto: ‘è sicuramente un film carino'” dice lui, sottolineando che viene notato in pubblico “Probabilmente il 60 per cento” delle volte grazie a quel ruolo e al successo guadagnato dall’anteprima su Disney Channel.

image

Il progetto corrente di Bilodeau, Baby Daddy, ha debuttato nel 2012. Recita al fianco di Chelsea Kane, Tahj Mowry, Derek Theler e Melissa Peterman, nel ruolo di Ben Wheeler, un barista affascinante che si riscopre padre quando la bambina che non sapeva di avere gli viene lasciata davanti alla sua porta. Nonostante l’agitazione da principiante nel recitare dal vivo di fronte al pubblico dello show in studio, le registrazioni della puntata hanno dimostrato che è molto piacevole. “Il pubblico è la parte migliore” condivide, “Essere davanti a loro, interagire e alimentarsi della loro energia è un’esperienza gratificante per un attore”. Anche l’atmosfera tra Bilodeau e le sue co-star è divertente: “A tutti noi piace lavorare insieme perché siamo tutti così diversi, il che è un bene perché gli opposti si attraggono, ovviamente. E’ davvero un grande gruppo”. E anche se lui ora considera la recitazione la sua principale carriera, la danza continua a corrergli nel sangue. “Abbiamo fatto un episodio, questa stagione, in cui il mio personaggio perde una scommessa e ha dovuto fare tip tap su un tavolo di un bar. Amo ballare la tip tap perché riesco ancora farlo”, ci dice Bilodeau, spiegandoci che gli piacerebbe ballare come Fred Astaire. Ma Ballando con le stelle è nel suo futuro? Lui non direbbe di no. “Sarebbe bello farlo più avanti nella mia carriera, quando non starò lavorando così tanto” dice, aggiungendo anche che gli piacerebbe apparire in un film che unisca recitazione e danza, simile alla famosa serie Step Up. “Mi piacerebbe seguire le orme di Channing Tatum.”

Mentre parliamo, Chelsea Kane, la co-protagonista di Bilodeau in Baby Daddy, è a Vancouver per le riprese di un film per la TV. Le sue lunghe ore di ripresa rendono difficile per i due amici incontrarsi e non permettono a Chelsea di fare un giro completo della città, ma hanno avuto il tempo di vedere la partita di hockey dei Vancouver Canucks contro i Kings di L.A. “Si sta trovando benissimo, ci piace uscire insieme.” Parlando di co-protagonisti, Bilodeau è molto amico di quello che era suo fratello in Kyle XY, Matt Dallas, che è stato guest star in Baby Daddy, dove il soprannome di lunga data condiviso tra i due è tornato a galla. “Sono cresciuto come suo fratello piccolo per così tanto tempo e abbiamo passato un paio di anni senza stare insieme ogni giorno. Passando da Kyle XY e ora in Baby Daddy, dove sono ormai grande, è una cosa così bella. E il primo giorno sul set, [Matt] mi ha chiamato J. Biddy.” Ridacchia. “Non lo avevo sentito da un po’, ma è rimasto tra noi per molti anni!”

A Los Angeles, Bilodeau in giro ha visto anche alcuni volti familiari di Vancouver. Elenchiamo alcuni degli attori che già sappiamo essere cresciuti sulla costa occidentale: Avan [Jogia], Keenan [Tracey], Richard [Harmon]… i quali, a quanto pare, ha conosciuto ad un provino per gli stessi show quando era di casa. “Conosco tutti i bambini della mia età di Vancouver, ed è bello perché tutti alla fine finiscono a Los Angeles per un mese o due all’anno. Le persone che si muovono, siamo tutti in questa barca di canadesi che stanno cercando di conquistare il mondo a Los Angeles”, dice ridendo. Bilodeau spiega come le audizioni a Vancouver siano nulla in confronto alla difficile industria dello spettacolo nella sua nuova città. Uno vede raramente lo stesso gruppo di persone alle audizioni. Mentre d’altra parte, a casa, “Sono seduto accanto Calum [Worthy], Keenan, Richard, Avan… sono tutti gli stessi ragazzi. Ci trovavamo prima delle audizioni e discutevamo letteralmente su chi poteva prenotarsi per il ruolo perchè conoscevamo i nostri orari a vicenda.” In particolare, conosce Avan (protagonista di Twisted, programma dello stesso network) da circa 10 anni. “Io esco con Avan a volte a Los Angeles, e quando fu scelto per Twisted, gli ho mandato un sms ed ero come: ‘Benvenuto in famiglia, fratello'”. Anche se non vede i suoi colleghi attori di Vancouver come faceva una volta, Bilodeau sostiene che condividono un legame unico. “Abbiamo una connessione particolare perché veniamo tutti da Vancouver,” spiega, “Io non so cosa sia, ma non mi risulta mai strano vedere qualcuno di quei ragazzi andare bene.”

Un altro progetto di Bilodeau recentemente concluso è il film indipendente Expecting Amish, che parla di un gruppo di persone da una comunità Amish che affrontano il Rumspringa (un periodo nel quale il giovane Amish viene sottoposto ad un test di volontà, vivendo fuori dalla comunità prima di diventare del tutto un Amish). La storia parla di Hannah (AJ Michalka), una giovane donna che si innamora di un DJ americano (Jesse McCartney) in California durante il Rumspringa. Bilodeau interpreta Samuel, il fidanzato di Hanna che rimane nella riserva degli Amish. Bilodeau non può rivelare molto ma sottolinea l’intensità della situazione al ritorno di Hannah nella comunità, che la rifiuta quando lei rivela dei dettagli inquietanti riguardo il suo viaggio. Uno degli aspetti che gli interessava durante le riprese era il guardaroba insolito… che includeva un determinato cappello che ha richiesto del tempo per essere apprezzato. “E’ questo grande cappello di paglia e mi ci sono voluti un paio di giorni per trovarmi a mio agio”, condivide. “Ma tutti intorno a me portavano quel cappello… Ormai quasi mi piace.” Expecting Amish non ha ancora una data di rilascio (19 Luglio 2014, ndr.) ma Bilodeau ha una buona sensazione a riguardo. “Il nostro direttore Richard Gabai ci mette poco a realizzare i suoi film, quindi potremo vedere il progetto finito entro i prossimi mesi!” Speriamo che il film venga trasmesso sui nostri schermi in meno di un anno, incrociamo le dita!

Nonostante la sua impegnata vita in Las Vegas, Bilodeau cerca di di tornare al nord almeno una dozzina di volte l’anno (“Ho bisogno del nord ovest e  di respirare la sua aria frizzante e pulita.”, ammette). Sorprendentemente, Bilodeau preferisce il viaggio di 18 ore sulla sua Jeep che un volo più corto, poichè gli dà la possibilità di ascoltare musica (Tom Odell, James Blake, Bag Raiders, Milky Chance e Zac Brown Band sono nelle sue playlist) e di estraniarsi dal mondo. Si porta dietro dei passeggeri? In realtà, no. “E’ così divertente, perchè tutti pensano di farmi un favore dicendomi “Oh, ti tengo compagnia!”. Io preferisco di gran lunga guidare da solo cantando a squarciagola, per quanto possa sembrare strano”, dice ridendo “Quando sei seduto in macchina con qualcuno e ascolti la musica per un lungo periodo, alla fine inizierai a cantarci assieme”, spiega lui. “Ma quando inizi a competere con l’altra persona, come a chi canta meglio, inizia una piccola e tacita competizione.” Bilodeau scrolla la testa “E’ davvero strano per me.” Dice però che l’unica persona per la quale farebbe un’eccezione è suo padre: “E’ davvero tranquillo e canterebbe le sue cose di Elvis e Neil Diamond quando arrivano, ma rispettiamo tipo dei turni.” dice Bilodeau con un sorriso, Non c’è competizione tra me e mio padre.”

Qualunque sia il metodo di transporto di Bilodeau e dei suoi compagni per arrivare a Vancouver, ha una lista di cose da fare appena arrivato. “Vado a fare snowboard per quanto posso e durante l’estate i miei amici ed io andiamo in barca e a fare sci d’acqua sui laghi”. Ammette di essere un tipo schizzinoso a Los Angeles, anche se raramente è deluso quando mangia qualcosa a casa: The Eatery (“Quel posto è fantastico”), Meat & Bread, e il ristorante libanese/mediterraneo Nuba sono di gran lunga i suoi preferiti. “Ogni volta che ospito persone che non sono di Vancouver, le prime tre cose che si ricordano quando se ne vanno sono il paesaggio, la gente, e il cibo.” Sembra un buon mix. E ovviamente, c’è l’amore incondizionato di Bilodeau per la squadra di casa di hockey, i Vancouver Canucks (Alex Burrows è il suo preferito). Che cos’ha da dire questo appassionato (e supponente) fan sulla loro triste stagione? “Oh amico… è così triste”, dice ridendo. “Il problema, per me, è che a loro piace tenere i giocatori per nostalgia. Mi piacerebbe fare quello che gli Edmonton Oilers stanno facendo. Magari non staranno vincendo, ma hanno un vero e proprio team giovane ed è solo una questione di tempo prima che tutti inizino a produrre vittorie.” Vivere a Los Angeles, dove i Kings dominano (contro i Canucks) sul ghiaccio non deve essere stato facile. “Non è divertente andare in giro per Staples Center mostrando la mia maglia dei Canucks ed essere interrotto da persone che non sono fan dell’hockey,” dice Bilodeau. “Indossano le loro maglie da basket e sono tipo, ‘Yo, stai indossando una maglia da basket. Perchè ti stai prendendo gioco di me?” Fortunatamente, non ha dovuto sopportare le frequenti uscite davanti al grande schermo TV di casa (“Sarò la mia parte di tifo”) dove l’unica interruzione può arrivare dal suo coinquilino del Colorado. Anche in quel caso, Bilodeau e il suo coinquilino hanno un rispetto reciproco per la squadra dell’altro. Quando gli Avalanche giocano contro i Canucks, c’è sempre un bel cameratismo intorno alla casa.

Quasi alla fine della nostra chiacchierata, non può andarsene senza rispondere ad alcune (divertenti) domande che lasciano molti dubbi. Qual è una cosa che pochi conoscono di Bilodeau? “Amo sedermi nella doccia,” ammette. “Ho un cuscino da bagno e una maniglia sul fondo della vasca, così posso rilassarmi e starmene lì sdraiato. Il mio tablet è impermeabile, quindi posso anche vedere i film”. Ho chiesto se, per questo, spende di più per la bolletta dell’acqua e lui ha risposto che lo fa, ma “Hanno un buon sistema idraulico perchè nessuno si è mai lamentato per l’acqua fredda nel resto della casa”. Prossima domanda: se potessi visitare un reame immaginario, quale sarebbe? “Signore degli anelli, al 100 per cento,” ci dice. “Amerei combattere e uccidere orchi e Peter Jackson ha fatto un magnifico lavoro nel ricrearlo.” Chi pensa sia il vero eroe: Frodo o Sam? “Sam è la spalla che ti serve, e nonostante il compito sia stato dato a Frodo, sento che Sam abbia fatto gran parte del lavoro. Lui è tipo l’amico che cerca di evitare all’amico di cadere o qualcosa del genere; è un duro lavoro,” dice lui, prima di stabilire che forse Sam è stato di più l’eroe nei film (forse… rimane una domanda difficile alla quale rispondere). Il personaggio che non vedi l’ora di interpretare? “Amerei interpretare il killer psicopatico o qualcosa del genere, come in Criminal Minds. Anche solo fare qualcosa di figo, che impugna una pistola o un coltello. E’ così diverso ed è qualcosa che spero di interpretare prima o poi.”

Chiudiamo l’intervista con la nostra domanda di repertorio: se potessi essere un gelato, che gusto vorresti essere e perchè? “Gomma da masticare al mirtillo”, risponde senza esitare. “Non so il motivo ma mi piacerebbe esserlo, anche perchè quando vado in gelateria è quello che scelgo. Sempre.” Concludiamo la nostra lunga chiacchierata quando Bilodeau incontra un’altra sua amica attrice in città per delle riprese. Dopo una settimana circa in città, è pronto per tornare a Los Angeles entro un paio di giorni. Sembra una vita abbastanza impegnata quella dell’attore (solo occasionalmente turista), ma se abbaimo imparato qualcosa da oggi, è che può tranquillamente gestirla.

Fonte: The Permanent Rainpress

Top